lunedì 4 aprile 2011

BUKOWSKY BLUES, CANZONI E ORDINARIA FOLLIA



Dal 6 al 12 aprile al Teatro Libero di Milano, Corrado Trabuio e Antonio Carli portano in scena un recital ispirato ad uno degli ultimi testimoni della Beat Generation


Lo stile è una risposta a tutto,
un modo nuovo per affrontare la noia e le cose pericolose fare una cosa noiosa con stile è meglio che fare una cosa pericolosa senza stile
fare una cosa pericolosa con stile è quello che io chiamo arte.

(Charles Bukowsky)


Con questa frase comincia il più grande film sull’autore più “maledetto” della Beat generation, molto discusso, ma senz’altro acuto narratore di una vita che ha scelto di osservare da un punto di vista “straniato” e per questo più lucido e spietato.
Bukowsky picchia duro: saggio, ironico e dissacrante, illustra la natura umana dal basso, e perciò senza moralismi, ma con grande senso morale.

Le poesie, o meglio i pensieri alla rinfusa di questa raccolta sono contrappuntati da musiche e canzoni, che affermano i pensieri del grande Bukowsky, ora duri, ora malinconici e soli, ora divertiti e ironici, così che certi artisti, pur molto diversi, riescono a convergere sui grandi temi.

Corrado Trabuio, chitarra e violino, e Antonio Carli, chitarra e voci, danno vita, con grande passione ed eleganza, ad uno spettacolo passionale e suggestivo. Un recital dove le parole si fondono alle musiche in una combinazione divertente e assolutamente attuale in grado di ricreare piacevoli atmosfere e le citazioni di grandi artisti quali De Andrè, Fossati, Dalla o Gaber per ritrovare in essi l'essenza di uno degli ultimi autorevoli testimoni della Beat Generation.

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