sabato 3 settembre 2011

Alda Merini Manicomio Perchè: poesia e folli


Spesso si è soliti commemorare i defunti nel giorno della loro morte, questa volta in onore alla sua grandezza vorremmo ricordare la poetessa di Milano il giorno della sua nascita: il 21 Marzo 1931.Quando si tratta di personalità complesse ed enigmatiche come questa, il giorno della loro morte non esiste perchè, i posteri che hanno amato e ameranno le sue poesie la renderanno sempre viva… magari concedendole una nuova vita, fatta di lodi e riconoscenza..non di turbamenti profondi e sofferenze come lo è stata la sua.
Alda Merini dopo anni in manicomio scrisse: “Anche la follia merita i suoi applausi“,  questa citazione è densa di carico emotivo in quanto anche lei ha vissuto in una società in cui è la “normalità” ad essere condannata e l’isterismo moderno decantato come “un buon stile di vita” o peggio ancora : una persona realizzata!
Vorremmo ricordare questa autrice affinchè la sua drammatica vitalità e la sua irriverente ironia possano far riflettere su problematiche sociali ancora troppo poco discusse, probabilmente perchè portano con se la necessità di approfondire l’inumanità dell’ essere umano… e non è sempre gradito l’appellativo inumano soprattutto a chi crede che una gentile formalità possa esimerlo da questa categorizzazione!
La sua esperienza all’interno dei manicomi nel periodo degli anni 70, l’ha vista dapprima succube della sua stessa malattia.. e successivamente essendovi entrata volontariamente ha voluto sperimentare coscientemente il modo con cui il quel periodo le sofferenze di un folle venivano trattate con farmaci il cui unico effetto era la spersonalizzazione del soggetto.
Per fortuna oggi questi rimedi sono stati di gran lunga superati.. ma siamo proprio sicuri che adesso questi luoghi angusti per l’espressione libera del soggetto non si stiano manifestando sempre più gravosamente e incoscientemente nell’assoggettamento dell’uomo alle mere dinamiche ecomiche tralasciando ormai l’aspetto qualitativo della vita?
« Ho la sensazione di durare troppo, di non riuscire a spegnermi: come tutti i vecchi le mie radici stentano a mollare la terra. Ma del resto dico spesso a tutti che quella croce senza giustizia che è stato il mio manicomio non ha fatto che rivelarmi la grande potenza della vita. »
Alda Merini Manicomio Perchè: poesia e follia

giovedì 1 settembre 2011

La Follia… estrema godezza dei sensi


Gragnano - Quest’anno la festa della pasta ha scelto un tema di grande interesse, da sempre oggetto di studio e riflessioni da parte di studiosi dell’arte e della letteratura, La Follia. L’immagine della locandina della festa si sta diffondendo a macchia d’olio sulle diverse piattaforme virtuali e non solo, attraverso una forma di comunicazione individuata dalla E-COMUNICA, agenzia di comunicazione, che si sta occupando dell’immagine dell’evento. L’intuizione è il passaparola su Facebook “Cambiate per una settimana, la vostra foto, con quella de La Follia della Pasta sarete più folli e gustosi!”. In poche ore erano centinaia le persone che avevano cambiato la propria foto del profilo con la locandina dell’evento. Ma la cosa più sorprendente che tutti incitavano al cambio della foto per diffondere l’evento. L’originale idea ha riscosso notevole successo e come un tam tam, senza sosta, continua il suo viaggio virtuale sulle bacheche degli iscritti a Facebook. Ma che cosa ha spinto autori del passato e anche del presente, (ricordiamo lo stesso Simone Cristiccchi ospite di una delle tre serate), a parlare e a scrivere della follia? Forse la risposta la troviamo in Pirandello quando dice”Solo la follia o la a-normalità assoluta, e incomprensibile per la massa, permette alle persone il contatto vero con la natura e la possibilità di scoprire che rifiutando il mondo si può scoprire se stessi. Ma questi contatti sono solo momenti passeggeri, spesso irripetibili perché troppo forte il legame con le norme della società”. Ad accompagnare le tre serate, la buona cucina, il buon vino, musica, spettacoli e ospiti internazionali. A coinvolgere ed emozionare i più piccoli, laboratori organizzati appositamente per loro. I ragazzi di GRAGNANO GIOVANE offriranno come sempre la loro cortesia, il loro aiuto e la loro simpatia a tutti gli ospiti.

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